lunedì 25 aprile 2011

"RIO" IL FILM PIU' VISTO DEL WEEK END PASQUALE

"Rio", il cartoon in 3d di Carlos Saldahna è il film più visto nel week end pasquale con un incasso di 1.352.000 euro. Al secondo posto resta "Habemus Papam" di Nanni Moretti con 1.021.000 euro. New entry al terzo posto "Faccio un salto all'Avana" di Dario Baldi con Brignano e Pannofino (975.000 euro), mentre scende al quarto posto "Limitless" con Bradley Cooper e Robert De Niro.

domenica 17 aprile 2011

FILM DA VEDERE: HABEMUS PAPAM DI NANNI MORETTI

  • un film di Nanni Moretti
  • con Michel Piccoli, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Franco Graziosi, Leonardo Della Bianca.
  • Genere: Commedia
  • Durata: 110
  • Paese: Italia, Francia 2011

E’ notte. All’interno del vaticano un lungo corridoio vuoto e silenzioso. I lampadari di cristallo illuminano gli affreschi e gli arazzi alle pareti. Improvvisamente il silenzio viene rotto da un urlo di donna: si apre la porta di una stanza e una suora esce di corsa, piangendo. La porta rimane spalancata. Dentro, tra le migliaia di volumi di una grande biblioteca, c’è un uomo riverso a terra. È il Papa.
Inizia probabilmente così – come si evince dallo stralcio di sceneggiatura pubblicato sul sito ufficiale del film – Habemus Papam, divertente commedia che Nanni Moretti, qui al suo undicesimo film, incentra sui dilemmi interiori di un neo-papa in crisi d’identità. Il Papa in questione è il cardinale Melville, interpretato dal parigino Michel Piccoli e simbolicamente chiamato con il nome di Celestino VI (non un caso, visto che Celestino V, nel 1294, fu uno dei pochissimi pontefici a decidere per l’abdicazione). Moretti, invece, veste i panni di un noto psicanalista, chiamato dal Consiglio dei cardinali per curare la depressione dell’anziano capo della Chiesa.
Grazie alle stravaganti trovate dello psicanalista Moretti (su tutte l’improvvisata partita di pallavolo tra due squadre di cardinali), lo spettatore ha la possibilità di girare in lungo e in largo nelle stanze e nei cortili del Vaticano (sapientemente ricostruiti attraverso un patchwork di palazzi storici e residenze signorili del centro della capitale) e di conoscere (e apprezzare) il lato umano delle grigie gerarchie ecclesiali.
Nel cast figura, oltre a Margherita Buy, Renato Scarpa e Franco Graziosi, anche il regista polacco Jerzy Stuhr, nastro d’argento europeo e grande amico di Moretti. Poco altro si conosce di Habemus Papam, contraddistinto come tutti i lavori del regista romano da un velo di mistero e di stretto riserbo. E anche l’incipit stesso del film, del resto, è messo in discussione da un NO – scritto a penna – che campeggia sulla copia della sceneggiatura pubblicata su Internet. Un mistero nel mistero. Non rimane che attendere curiosi l’uscita del film. (scheda Mymovies)

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giovedì 14 aprile 2011

TUTTI I FILM DEL FESTIVAL DI CANNES (11-22 MAGGIO 201)

Due film italiani in corsa per la Palma d'Oro al 64° festival di Cannes che si svolgerà dall'11 al 22 maggio. Sono "Habemus Papam" (da domani al cinema) di Nanni Moretti, con Michel Piccoli nei panni di un Papa in crisi e "This must be the place" di Paolo Sorrentino interpretato da Sean Penn. Da sottolineare poi che Bernardo Bertolucci riceverà la Palma d'oro alla carriera, mentre ci sarà il debutto dietro la cinepresa di Alice Rohrwacher, scelta per la Quinzaine des realisateurs. Tra gli altri film in concorso non mancano poi i grandi nomi del cinema internazionale: i belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne (Le gamin du velo), il danese Lars Von Trier (Melancholia, con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg e Kiefer Sutherland), lo statunitense Terence Malick (The Tree of Life, con Brad Pitt e Sean Penn) e lo spagnolo Pedro Almodovar (La Piel que habito). Molto attesi, fuori competizione, il chiacchierato «Midnight in Paris» di Woody Allen, con Carla Bruni (che potrebbe essere presente il primo giorno), «The Beaver» di Jodie Foster, il quarto episodio della saga «Pirati dei Caraibi» di Rob Marshall, con Johnny Depp e Penelope Cruz, attesissimi sul red carpet, e «Restless» di Gus van Sant.

NANNI MORETTI E PAOLO SORRENTINO IN GARA A CANNES

Nanni Moretti con 'Habemus Papam' e Paolo Sorrentino con 'This must be the place' saranno in gara al 64/o festival di Cannes.

lunedì 11 aprile 2011

BERNARDO BERTOLUCCI RICEVERA' LA PALMA D'ORO ALLA CARRIERA A CANNES

Bernardo Bertolucci riceverà, la sera dell'11 maggio, durante la cerimonia d'apertura del 64/o Festival di Cannes la Palma d'oro alla carriera. La cerimonia avverrà alla presenza del presidente di giuria Robert De Niro che fu uno dei protagonisti di "Novecento". In una dichiarazione il presidente Gilles Jacob e il delegato generale Thierry Frèmaux sottolineano "la qualità della sua opera che si rivela oggi nella sua singolarità e ampiezza e la forza del suo impegno nei confronti del cinema e il suo legame con Cannes".

sabato 9 aprile 2011

MORTO SIDNEY LUMET, IL REGISTA DI SERPICO

Lutto nel mondo del cinema. È morto Sidney Lumet, regista di film di Serpico, Quel pomeriggio di un giorno da cani, La parola ai giurati, La collina del disonore, Assassinio sull'Orient Express, Il verdetto, Network e Quinto Potere. Aveva 86 anni e da tempo era malato di linfoma.

giovedì 7 aprile 2011

TUTTE LE CANDIDATURE AI DAVID DI DONATELLO 2011

"Noi credevamo" di Mario Martone e "Benvenuti al sud" di Luca Miniero sono i film che hanno ottenuto più candidature ai David di Donatello 2011, rispettivamente 13 e 10. Ecco tutte le candidature:

MIGLIOR FILM:
BASILICATA COAST TO COAST di Rocco Papaleo 
BENVENUTI AL SUD di Luca Miniero 
NOI CREDEVAMO di Mario Martone 
LA NOSTRA VITA di Daniele Luchetti 
UNA VITA TRANQUILLA di Claudio Cupellini

MIGLIORE REGISTA
Marco Bellocchio (SORELLE MAI) 
Saverio Costanzo (LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI) 
Claudio Cupellini (UNA VITA TRANQUILLA) 
Michelangelo Frammartino (LE QUATTRO VOLTE) 
Paolo Genovese (IMMATURI) 
Daniele Luchetti (LA NOSTRA VITA) 
Mario Martone (NOI CREDEVAMO) 
Luca Miniero (BENVENUTI AL SUD)

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Aureliano Amadei (20 SIGARETTE) 
Massimiliano Bruno (NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE) 
Edoardo Leo (DICIOTTO ANNI DOPO) 
Rocco Papaleo (BASILICATA COAST TO COAST) 
Paola Randi (INTO PARADISO)

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA -
Paola Cortellesi (NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE) 
Sarah Felberbaum (IL GIOIELLINO) 
Angela Finocchiaro (BENVENUTI AL SUD) 
Isabella Ragonese (LA NOSTRA VITA) 
Alba Rohrwacher (LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI)

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Antonio Albanese (QUALUNQUEMENTE) 
Claudio Bisio (BENVENUTI AL SUD) 
Elio Germano (LA NOSTRA VITA) 
Vinicio Marchioni (20 SIGARETTE) 
Kim Rossi Stuart (VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE)

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Barbora Bobulova (LA BELLEZZA DEL SOMARO) 
Valeria De Franciscis Bendoni (GIANNI E LE DONNE) 
Anna Foglietta (NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE) 
Valentina Lodovini (BENVENUTI AL SUD) 
Claudia Potenza (BASILICATA COAST TO COAST)

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Giuseppe Battiston (LA PASSIONE) 
Raoul Bova (LA NOSTRA VITA) 
Francesco Di Leva (UNA VITA TRANQUILLA) 
Rocco Papaleo (NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE) 
Alessandro Siani (BENVENUTI AL SUD)

MIGLIORE SCENEGGIATURA
Rocco Papaleo, Valter Lupo (BASILICATA COAST TO COAST) 
Paolo Genovese (IMMATURI) 
Mario Martone, Giancarlo De Cataldo (NOI CREDEVAMO) 
Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Daniele Luchetti (LA NOSTRA VITA) 
Filippo Gravino, Guido Iuculano, Claudio Cupellini (UNA VITA TRANQUILLA)

MIGLIORE PRODUTTORE -
Tilde Corsi, Gianni Romoli, Claudio Bonivento (20 SIGARETTE) 
Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per Paco Cinematografica, Mark Lombardo per Eagle Pictures, Elisabetta Olmi per Ipotesi Cinema (BASILICATA COAST TO COAST) 
Medusa in collaborazione con Cattleya (BENVENUTI AL SUD) 
Angelo Barbagallo per Bibi Film Tv, Isaria Productions con la collaborazione di Rai Cinema (GIANNI E LE DONNE) 
Carlo Degli Esposti con Conchita Airoldi e Giorgio Magliulo (NOI CREDEVAMO) 
Gregorio Paonessa e Marta Donzelli per Vivo Film (Italia), Susanne Marian e Philippe Bober per Essential Filmproduktion (Germania), Gabriella Manfrè per Invisibile Film (Italia), Elda Guidinetti e Andreas Pfaeffli per Ventura Film (Svizzera) (LE QUATTRO VOLTE)

MIGLIORE MUSICISTA
Rita Marcotulli, Rocco Papaleo (BASILICATA COAST TO COAST) 
Umberto Scipione (BENVENUTI AL SUD) 
Teho Teardo (IL GIOIELLINO) 
Fausto Mesolella (INTO PARADISO) 
Hubert Westkemper (NOI CREDEVAMO)

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
«Mentre dormi» testi di Gimmi Cantucci e Max Gazzè musica e interpretazione di Max Gazzè (BASILICATA COAST TO COAST) 
«L'amore non ha religione» musica, testi, interpretazione di Luca Medici (CHE BELLA GIORNATA) «Immaturi» musica, testi, interpretazione di Alex Britti (IMMATURI) 
«Capocotta Dreamin'» musica di Maurizio Filardo testi e interpretazione di Massimiliano Bruno e Marco Conidi (NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE) 
«Qualunquemente» musica di Peppe Voltarelli, Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, testi di Peppe Voltarelli, Antonio Albanese, Piero Guerrera, interpretata da Antonio Albanese (QUALUNQUEMENTE)

MIGLIORE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA
Vittorio Omodei Zorini (20 SIGARETTE) 
Luca Bigazzi (IL GIOIELLINO) 
Renato Berta (NOI CREDEVAMO) 
Fabio Cianchetti (LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI) 
Arnaldo Catinari (VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE)

MIGLIOR FILM EUROPEO
Another Year di Mike Leigh, 
Il discorso del re di Tom Hooper, 
In un mondo migliore di Susanne Bier, 
Uomini di Dio di Xavier Beauvois 
Il segreto dei suoi occhi di Campanella

MIGLIORE SCENOGRAFO
Francesco Frigeri (AMICI MIEI COME TUTTO EBBE INIZIO) 
Paola Comencini (BENVENUTI AL SUD) 
Paki Meduri (INTO PARADISO) 
Emita Frigato (NOI CREDEVAMO) 
Tonino Zera (VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE)

MIGLIORE COSTUMISTA -
Alfonsina Lettieri (AMICI MIEI COME TUTTO EBBE INIZIO) 
Nanà Cecchi (CHRISTINE CRISTINA) 
Francesca Sartori (LA PASSIONE) 
Ursula Patzak (NOI CREDEVAMO) 
Roberto Chiocchi (VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE)

MIGLIORE TRUCCATORE
Vincenzo Mastrantonio (AMICI MIEI COME TUTTO EBBE INIZIO) 
Lorella De Rossi (GORBACIOF) 
Vittorio Sodano (NOI CREDEVAMO) 
Gianfranco Mecacci (LA PASSIONE) 
Francesco Nardi, Matteo Silvi (VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE)

MIGLIORE ACCONCIATORE -
Ferdinando Merolla (AMICI MIEI COME TUTTO EBBE INIZIO) 
Maurizio Tamagnini (CHRISTINE CRISTINA) 
Aldo Signoretti (NOI CREDEVAMO) 
Teresa Di Serio (QUALUNQUEMENTE)
Massimo Gattabrusi (LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI)
Claudia Pallotti, Teresa Di Serio (VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE)

MIGLIORE MONTATORE -
Alessio Doglione (20 SIGARETTE) 
Jacopo Quadri (NOI CREDEVAMO) 
Mirco Garrone (LA NOSTRA VITA) 
Francesca Calvelli (SORELLE MAI) 
Consuelo Catucci (VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE)

MIGLIORE FONICO DI PRESA DIRETTA -
Mario Iaquone (20 SIGARETTE) 
Francesco Liotard (BASILICATA COAST TO COAST) 
Gaetano Carito, Maricetta Lombardo (NOI CREDEVAMO) 
Bruno Pupparo (LA NOSTRA VITA) 
Paolo Benvenuti, Simone Paolo Olivero (LE QUATTRO VOLTE)

domenica 3 aprile 2011

FILM DA VEDERE: LA FINE E' IL MIO INIZIO

  • un film di Jo Baier
  • con Bruno Ganz, Elio Germano, Erika Pluhar, Andrea Osvart, Nicolò Fitz-William Lay
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 98 min.
  • Paese: Germania, Italia 2011

Mancano poche settimane alla fine. Tiziano Terzani, da tempo malato di cancro, sta per morire. Mentre raccoglie i suoi ultimi pensieri, tra salutari risate e umane preoccupazioni, decide di richiamare il figlio Folco da New York per trascorrere con lui, nella sua casa di campagna, un momento di confronto confessionale. Quei dialoghi, registrati con devoto impegno dal figlio, diventeranno il libro “La fine è il mio inizio”.
Il film di Jo Baier è un atto di coraggio che sfida le dure leggi dell’intrattenimento perché è un’opera fatta di parole, silenzi e sguardi, pochi movimenti agitati e tante inquadrature delicate. Chiusi, e allo stesso tempo liberi, nella casa di campagna del giornalista, i protagonisti sono in burrasca, attendono con controllata pacatezza un dolore annunciato. Ma il desiderio di ribellarsi ad un programma stabilito di sofferenza viene incanalato in un senso più ampio di pace. La confessione arguta di un uomo che ripercorre, episodio dopo episodio (l’incontro con la moglie Angela, gli aneddoti sui due figli), paese dopo paese (Cina, Vietnam, Singapore), tutte le più grandi esperienze della sua vita, investe il figlio della responsabilità di registrare tutto perché, mentre il corpo se ne va, l’animo continui a vivere nella memoria di chi rimane.
Lo spettatore deve predisporsi all’ascolto, deve calibrare i propri istinti emotivi, lasciarsi andare alla commozione ma allo stesso tempo rimanere vigile di fronte al pensiero finale di un uomo che potrebbe sembrare esoterico (il contatto stretto con la natura, la predisposizione a riflessioni sull’universo, e l’abbigliamento da ‘santone’), ma che invece evita qualsiasi tentazione new age. Anche quando racconta del volo di una coccinella sull’Himalaya o delle cavallette che ricordano primavera, il suo personale panteismo naturalistico non rappresenta mai un punto d’arrivo ma un passaggio che chiama altro sapere. E così, anche alla fine della vita corporea, non smette di curiosare tra le profondità dell’anima, tentando – e infine trovando – un modo umanamente altissimo di andarsene.
Ridere per poter morire in pace, seppur con rabbia. E morire ridendo. Abbandonarsi a ciò che accomuna tutti gli uomini con accettazione, dimostrando che si può volgere lo sguardo al passato, ripensare a ciò che si è fatto e riconoscersi: fare la vita che si desidera è fattibile, dice il padre Tiziano al figlio Folco. Bruno Ganz e Elio Germano dimostrano di aver compreso la profondità del suo pensiero e, con dedizione e rispetto, rappresentano, il primo l’ingombrante ombra di un padre straordinario ma difficile da raggiungere, il secondo l’intelligente volontà di essere diverso dal genitore, pur ammirandone lo spirito da esploratore. Un’eredità aggraziata che, in tempi di distrazione cronica e rumore generalizzato, dimostra di essere un gioiello preziosissimo. (scheda MyMovies)

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