martedì 21 ottobre 2008

ECCO UN BELLISSIMO FILM ITALIANO CHE NON HA TROVATO DISTRIBUZIONE IN ITALIA

Al London Film Festival è in programma l'anteprima mondiale di "Sono viva", il film d'esordio alla regia dei fratelli Dino e Filippo Gentili. Massimo De Santis, Giovanna Mezzogiorno e Guido Caprino i protagonisti di questa pellicola italiana non ha trovato un distributore in patria. Un giovane con problemi economici, accetta uno strano lavoro per raggranellare abbastanza soldi e pagare i suoi creditori: vegliare per tutta la notte sul cadavere di Silvia, figlia di un ricco e ambiguo uomo d'affari.  Il pubblico britannico del festival l'ha accolto bene, aprendo la speranza di una distribuzione internazionale: "Volevamo fare un film che fosse allo stesso tempo intenso, pieno di dolore, ma anche aperto alla speranza - spiegano Dino e Filippo Gentili - Oggi la gente è spesso infelice, nevrotica, e conduce vite così frenetiche da non consentire nemmeno di capire la propria infelicità. Colui che esita perde, dicono. 'a e' vero anche il contrario: colui che esita si salva, perché l'esitazione gli darà il tempo di riflettere e trovare una soluzione al suo disagio. Questo succede a Rocco... la notte che passa nella villa rappresenta una rottura della sua routine, traumatica ma illuminante. Alla fine della storia noi crediamo che la sua vita non sarà mai più la stessa.

(da fondazioneitaliani.it) 

 

lunedì 13 ottobre 2008

BELLOCCHIO: RACCONTO L'ITALIA DEL FASCISMO MA ANCHE QUELLA DI OGGI

"Racconto l'Italia del fascismo ma anche quella di oggi, che non si oppone, non reagisce alle violenze perpetrate verso i più deboli". Lo ha detto, scrive l'Ansa, Marco Bellocchio, a margine della presentazione di Cinenet Festival, parlando di Vincere, attualmente in fase di montaggio (sarà pronto nella prima parte del 2009), sulla storia del figlio segreto che Ida Dalser ha avuto con Benito Mussolini.

La storia di Vincere, ispirata dalla vicenda di Ida Dalser (interpretata da Giovanna Mezzogiorno, mentre Mussolini ha il volto di Filippo Timi) "è una tragedia, ancorata al passato ma che può raccontare anche il presente. Non so ancora come sarà il film, ma spero che riesca a far emergere comunque anche la mia visione ottimistica e dinamica del mondo - ha aggiunto il regista - Noi oggi viviamo in una democrazia consolidata ma ritornano l'unanimità, un'opposizione debole e sconfitta. Resta poi, nella maggior parte degli italiani, come allora, l'indifferenza alle ingiustizie".

Vincere rievoca la storia d'amore tra Mussolini e la Dalser, che risale al 1914. "Mostro il giovane Mussolini socialista, poi interventista e poi fascista" ha spiegato ancora il cineasta. La Dalser, che nel 1915 ha da lui il figlio Benito Albino, "vedrà il Mussolini dittatore solo al cinema nei filmati del Luce. Timi scompare quando la abbandona".

Mussolini e la Dalser non si incontrarono più dal 1919, e nel 1926, il Duce, al potere da tre anni fa rinchiudere la donna, che continuava a sostenere di essere la prima moglie del dittatore (sposato dal 1915 con rito civile a Rachele, alla quale nel 1935 si unisce anche con rito religioso). Ida muore in manicomio nel 1937. Lo stesso destino lo vive Benito Albino, che dopo essere stato educato dai Barnabiti ed essersi arruolato in Marina, viene internato in un istituto psichiatrico dove muore nel 1942

Infine una battuta sul Festival di Roma: "Come per tutte le rassegne di questo tipo, da Venezia a Cannes, mi auguro che venga diminuito l'aspetto glamour, e che le risorse possano essere sempre più utilizzate per sostenere il cinema di ricerca".

(da cinecitta.com)